Biodanza a La Collina degli Elfi

elfiSulle colline tra le province di Asti e Cuneo c’è un luogo speciale e un po’ magico: “la Collina degli Elfi”.
La Collina degli Elfi è un ex convento ristrutturato con ampi spazi all’aperto, animali da cortile, cavalli, un laghetto … La Collina degli Elfi è un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie ed iniziato il loro percorso di recupero. La malattia, la sofferenza, la paura, l’isolamento: esperienze che nessuno vorrebbe vivere.  Quando un bambino si ammala lo fa tutta la famiglia: questo può capitare a tutti. La Collina degli Elfi è nata per essere a fianco delle persone che hanno vissuto l’esperienza della malattia oncologica, per aiutarle a tornare alla normalità.

Elfi sono gli oltre 180 volontari di ogni età che accolgono e accompagnano fino a 5 famiglie ogni settimana, sotto la guida attenta dell’ideatrice, la dott.ssa Luisella Canale. Le famiglie, indirizzate dalle stesse aziende ospedaliere, vengono ospitate per una settimana in modo completamente gratuito. Ognuno trova momenti di relax, attività a contatto con la natura, attività individuali e socializzanti. Lo slogan della Collina è “Il gioco della vita oltre la malattia” e, tra le tante proposte, c’è la “Danza della Vita”.

Da quattro anni propongo Biodanza agli ospiti della Collina, avendola anche condivisa con gli altri volontari.
Se coi ragazzi non è sempre stato facile, data l’eterogeneità degli ospiti (nello stesso gruppo possono ritrovarsi bambini e adolescenti dai 2 ai 15 anni, di sesso e provenienza diverse), con il gruppo-genitori ho visto concretizzarsi  ogni settimana la magia dell’incontro affettivo, nel breve tempo di una sessione.
Il gruppo dei genitori è formato per lo più da coppie di genitori (può succedere, tuttavia, che un solo genitore abbia potuto accompagnare i figli); ogni gruppo-ospite vive una sola sessione di Biodanza che si va a collocare in un contesto protetto e stimolante ed in sinergia con altre proposte volte a favorire e rinforzare  fiducia in sé, negli altri, nella Vita.

E stato interessante vedere nel tempo che le reazioni  nei vari gruppi sono state simili: le prime proposte della sessione sono dinamiche, giocose e generano divertimento, spiazzamento, risate ironiche … atteggiamenti del tipo “ma guarda cosa mi ritrovo a fare!”.
Pian piano la sessione scivola verso proposte con musiche e movimenti più lenti che portano l’attenzione ai propri ritmi fisiologici. Tutti apprezzano i segmentari di collo e spalle: punti in cui le preoccupazioni, le lunghe ore trascorse immobili in ospedale hanno facilmente concentrato tensioni e contratture muscolari.

La vera magia accade di solito alla proposta successiva quando ci sediamo a terra ed io parlo dell’importanza del contatto affettivo per “comunicare la propria presenza, per sentire riconosciuto il proprio valore intrinseco, a prescindere da ciò che si fa o da come si è”, sottolineo la capacità di ciascuno di poter ‘dare e ricevere’ contenimento affettivo e dimostro le caratteristiche della carezza. Con interesse, e a volte con qualche perplessità, si passa all’accarezzamento di schiena in coppia accompagnati dalla musica specifica: una persona offre carezze e l’altro le riceve, poi ci si scambiano le posizioni. Al termine di questa vivencia i visi sono trasformati: molte coppie si scambiano baci, tutti ringraziano, alcuni chiedono di ripetere la vivencia. Un papà disse: “da quanto tempo non toccavo così mia moglie!”.

La sessione volge al termine: ci si ritrova tutti in una ‘ronda di culla’ metafora della umanità che sa sostenersi reciprocamente e dove tutti gli individui sono indispensabili: spesso questo è il momento dell’emozione che si manifesta, che contagia, che genera gratitudine e tenerezza (talvolta con un po’ di imbarazzo …) Due anni fa ho voluto proporre semplici bigliettini anonimi per registrare lo stato d’animo dei partecipanti prima e dopo la sessione, queste alcune risposte:

PRIMA,     adesso mi sento:

DOPO,      adesso mi sento:

Stanco, ho sonno

Un po’ meno stanco, allegro

Assonnata/rilassata

Emozionata

Normale

Molto divertito ed appagato

Carretto

Carretto felice

Stanca

Tranquilla

Pesante

Presente

Incuriosito

Divertito

Pensierosa

Divertita e gioiosa

Rintronata

Leggera come non mi sentivo da tempo

 

Silvia Martini, operatrice di Biodanza
Gennaio 2019

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